Due single a nozze
Sposarsi è un modo qualunque per sentirsi un grande imprenditore. Puoi stilare budget, chiedere preventivi, visitare fornitori e direttori di banca e, due volte al giorno firmare assegni postdatati. È romantico quanto un seminario sulla partita doppia, ma a parte questo dicono non sia così drammatico, basta avere una buona segretaria, un fisioterapista personale e un patrimonio di alcuni milioni di euro da sperperare.
Mutui ergastolari e muratori espressionisti sono nulla rispetto al giorno delle nozze: un helzapoppin in cui decine di perfetti sconosciuti si abbuffano a carico tuo, mentre tu ti domandi se sia il caso di metterli in imbarazzo, visto che hanno evidentemente sbagliato matrimonio. In cambio questi figuranti spendono cifre esorbitanti per regalarti piatti e bicchieri così costosi che sarai costretto a comprarne altri meno cari per poterci mangiare dentro.
Con queste premesse la storia di “Wedding crashers – 2 single a nozze” – non risulta poi così incredibile. John Beckwith e Jeremy Gray (Owen Wilson e Vince Vaughn) sono due avvocati divorzisti, celibi incalliti, che approfittano delle cerimonie altrui per imbucarsi e sedurre le invitate. Almeno finché non interviene l’amore vero. Divertente, ma siamo lontani dall’umorismo british di “Quattro matrimoni e un funerale”. Abbondano piuttosto nudità e situazioni corporali imbarazzanti nello stile del primo John Landis. Demenziale e un po’ iconoclasta, insomma, come ogni cerimonia che si rispetti.
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